blog lavori in corso

domenica 23 marzo 2014

Incontri preparatori al Convegno annuale della SLP





ROMA - SABATO 29 MARZO 2014 - ORE 10.00

Il transfert nel XXI secolo: quando il reale preme

incontro di presentazione del XII Convegno della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi "Il transfert, tra amore e godimento" che si terrà a Roma il 14 e 15 giugno 2014.

Un filosofo immerso nella contemporaneità e uno psicoanalista al passo coi tempi dialogheranno sull'attualità di uno dei concetti cardine dell'insegnamento di Freud e Lacan, il transfert:
in un confronto dalla dialettica serrata Céline Menghi (psicoanalista della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi) intervista Felice Cimatti (docente di filosofia della mente presso l'Università della Calabria) e Antonio Di Ciaccia (psicoanalista e curatore dell'opera di Jacques Lacan in Italia).

Presso la sede dell'Ordine degli Psicologi del Lazio
Via del Conservatorio 91, Roma

INGRESSO LIBERO



Lo psicoanalista, il poeta, lo scrittore, il filosofo, l’artista dialogano tra loro, potremmo dire in un transfert reciproco. Sappiamo quanto Jacques Lacan abbia fatto riferimento all’arte, alla scrittura, alla filosofia - Aristotele, Platone, Hegel, Kojève, Heidegger,  solo per citarne qualcuno -, amandoli e criticandoli e quanti filosofi andassero a sentirlo al suo Seminario, da Jean Wahl a Jean Hyppolite e molti altri, e come egli considerasse Socrate uno psicoanalista ante litteram. Oggi, mentre il “reale senza legge” - così lo chiama Jacques-Alain Miller - preme più che mai, assistiamo alla montata di un certo transfert nei confronti della psicoanalisi da parte di chi è meno attirato dalle valutazioni, dai numeri, dalle soluzioni prefabbricate, dagli “ismi”, dalle restaurazioni del Padre, ed è invece ancora disposto a lasciarsi interrogare da ciò che fa enigma o disturba e non trova risposte nel funzionamento, ma nell’invenzione singolare che fa perno su ciò che non funziona, sul reale che riguarda ciascun essere parlante in un modo unico e singolare. 
Quando Jean Beaufret chiede ad Heidegger “Comment redonner un sens au mot ‘Humanisme’“, il filosofo della Foresta nera gli risponde che “...già da molto tempo si diffida degli ‘ismi’. Ma il mercato dell’opinione pubblica ne pretende sempre di nuovi....” e più avanti: “Quando il pensiero, ritirandosi dal suo elemento, volge alla propria fine, sostituisce questa perdita procurandosi un valore come τέχνη”. 
Sentiremo come fanno gli psicoanalisti e come fanno i filosofi di fronte a questo reale senza legge, quando sembra che ciò che si ritira è il valore dato alla parola del soggetto dell’inconscio e si fa sempre più chiaro - e la clinica ne è il terribile banco di prova - che la τέχνη, con la sua pretesa di arginarlo questo reale, evoca quelle dighe costruite sulla base di falsi carotaggi e la riduzione al silenzio di chi ha qualcosa da dire.




giovedì 20 marzo 2014


Commento alla 2a. Giornata preparatoria al Convengo annuale della SLP

Siamo al lavoro in vista del Convegno della SLP, “Il transfert tra amore e godimento”. A Roma si è tenuta la seconda giornata preparatoria con l’intervento di membri e partecipanti della SLP e allievi dell’Istituto freudiano. La sala era piena, alcuni volti erano nuovi. I lavori clinici hanno mostrato la complessità della posizione dell’analista nella direzione della cura, quando la decifrazione del sintomo incontra  l’impossibile del godimento, o quando è proprio dietro al godimento impossibile che dobbiamo cercare come agganciare l’inconscio. I lavori teorici hanno dipanato le trasformazioni del transfert da Freud al primo Lacan, fino al Lacan della lettera e del nodo. 
Calati nelle problematiche del XXI secolo e della clinica che esso comporta, il lavoro di preparazione al Convegno non si svolge senza tenere fermo all’orizzonte il tema del prossimo Congresso della AMP che si terrà in aprile a Parigi: “Un reale nel XXI secolo”.
Il titolo del nostro Convegno è parabolico: sintetizzando in un certo senso la storia della psicoanalisi sul versante di un concetto fondamentale come il transfert, pone il transfert   stesso lungo una parabola tesa tra due: tra logica edipica, o fallica, e logica dell’al di là dell’Edipo, o femminile; tra uno speciale amore (la mano che si tende e la fiamma che brucia nel manifesto del Convegno di Caroline Peyron), dove l’amore dall’orrore di sapere vira al sapere,  e il reale del più-di-godimento, altrettanto speciale, quando l’amore per il sapere vira all’amore per il reale;  tra senso da decifrare, che ci aspettiamo dall’Altro, e ciò che non si può decifrare ed è fuori-senso, quando l’Altro rivela la sua inconsistenza; tra clinica del non-tutto, che non senza passare per la decifrazione significante tiene conto del non interpretabile, dell’inguaribile, e clinica a rovescio, radicalmente a rovescio, che fronteggia un reale nuovo per il quale si impongono e si richiedono soluzioni altro che inventive, sia sul fronte dell’analizzante sia sul fronte dell’analista con il suo atto, proprio a partire dal reale stesso come residuo sintomatico ineliminabile che fa la singolarità assoluta, la differenza assoluta dell’essere parlante. 
Grazie a Lacan e a Miller, come effetto della formazione dell’analista nel corso dell’esperienza di analisi, possiamo cogliere come l’”inconscio transferale” ceda il passo all’”inconscio reale” permettendoci di giocare alcune partite particolarmente difficili con il transfert dove, sempre più spesso, nell’epoca  in cui l’Altro è malato e non dà senso a un sapere nel reale ma il reale è senza legge, è solamente in un cammino a rovescio che si rende possibile agganciare qualcosa del soggetto e del suo desiderio nella prospettiva della costruzione di un sintomo che parli un po’, quando è possibile, o di un nuovo annodamento, il “sinthomo”, che faccia risuonare nell’invenzione l’“Un reale” di ciascuno come un filo rosso là dove la rete del simbolico cede o ha ceduto. 
Schegge sul transfert
Spunti in preparazione al XII Convegno della SLP per il blog della Segreteria di Roma

Chi lo desidera è invitato a inviare brevi testi da rivolgere a un pubblico esterno al Campo freudiano, dunque la terminologia lacaniana dovrà essere ridotta al minimo indispensabile; si tratterà di suggestioni, flash sul concetto di transfert, strumento essenziale e delicatissimo, nodo e snodo di ogni cura. Potranno fare riferimento all'attualità della psicoterapia, alla politica della clinica, alla letteratura, all'arte, alla poesia, al cinema, al teatro e potranno essere corredati di un'immagine illustrativa. Ovviamente non dovranno contenere materiale clinico. Tali testi verranno pubblicati sul blog Slp della segreteria di Roma e lanciati sul web tramite i link ai social network al fine di dare risonanza ai temi che il convegno nazionale intende affrontare (i testi non dovranno superare i 2000 segni spazi inclusi e dovranno essere inviati alla seguente mail:  HYPERLINK "mailto:ezio.defrancesco@tiscali.it" ezio.defrancesco@tiscali.it . Nell’oggetto il titolo: Schegge sul transfert).

Pronti a partire e buon lavoro e tante invenzioni uno per uno, una per una!
Céline Menghi

giovedì 13 marzo 2014

Attività Preparatorie al XII Convegno della SLP


SABATO 15 MARZO

CENTRO CONGRESSI CAVOUR
Via Cavour 50/a – ROMA

II Incontro preparatorio al Convegno della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi
Il transfert, tra amore e godimento
14/15 giugno 2014 - Roma


9:30 – 10:00 Accoglienza

Introduce e coordina la Segreteria SLP di Roma: Beatrice BOSI, Maria Rita CONRADO, Ezio DE FRANCESCO

I sessione

10:00 Roberto CAVASOLA Il transfert nella psicosi: schizofrenia e paranoia

10:15 Elisabetta SPINELLI L’amore e il godimento nella psicosi

10:30 Beatrice BOSI Un caso clinico

10:45 Discute Luisa DI MASSO - Dibattito 

11:00 –11:30 Pausa


II sessione

11:30 Michele BIANCHI ‘Critica del controtransfert’, ‘Dio e il godimento de La donna’: due lezioni di Lacan sull’amore, la posizione analitica e il concetto di persona. Lacan e la psicoterapia cognitivista relazionale

11:45 Laura RIZZO Transfert e trasformazione del sapere

12:00 Francesca CARMIGNANI Un caso clinico

12:15 Matteo DE LORENZO Un caso clinico

12:30 Discute Ezio DE FRANCESCO - Dibattito

12:45 Chiusura dei lavori


LA PARTECIPAZIONE Eʼ LIBERA E GRATUITA

lunedì 10 marzo 2014

XII Convegno SLP: Iniziano le Iscrizioni




Cari Colleghi,

vi invio la presentazione e la scheda d'iscrizione, insieme all'affiche, del XII Congresso della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi che terremo a Roma sabato 14 e domenica 15 giugno. Da ora potete iscrivervi, il conto alla rovescia verso Roma ha inizio.

Un caro saluto

Il Presidente della SLP
Domenico Cosenza



Scuola Lacaniana di Psicoanalisi




Nome e Cognome.......................................................................................................

Indirizzo......................................................................................................................

Città ....................................................................CAP ....................  Prov…….…....

Tel. ..................................................... Fax.................................................................

e-mail..........................................................................................................................

Codice fiscale o Partita IVA (per rilascio fattura)...........................................


Quota d’iscrizione: 
Fino al 15.04.2014
110 euro
60 euro (studenti fino a 26 anni)

Oltre

130 euro
80 euro (studenti sino a 26 anni)

Modalità di iscrizione:Bonifico bancario sul conto corrente intestato a:
Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, Deutsche Bank - Ag. H 468 di Milano,
Codice IBAN: IT76M0310401608000000821332.
 
Importante: nella causale specificare nome e cognome di chi si iscrive al Convegno.
Inoltre: In occasione del Convegno Annuale della Slp, la segreteria operativa informa che è possibile essere accreditati ECM per l’evento in oggetto.
Nel caso si desideri iscriversi anche per l’accreditamento è necessario eseguire il bonifico versando
30 euro in più oltre la quota d’iscrizione e specificare nella causale Nome/ Cognome/ quota d’iscrizione al convegno + iscrizione ECM).
 
Dopo il pagamento del bonifico potete compilare il modulo di iscrizione che trovate in allegato e che vi prego di inviare a: segreteriaoperativa@scuolalacaniana.it  oppure al fax: 0254119539.
Per info:
- Segreteria SLP - tel. 0254122747, cell.: 3356874548
- mail: segreteriaoperativa@scuolalacaniana.it

Molto cordialmente,

Segreteria operativa Slp
Alessandra Tavazzani
 


Presentazione del XII Congresso della SLP
Roma, 14-15 giugno 2014

 IL TRANSFERT TRA AMORE E GODIMENTO
Nel presentare il tema del prossimo Congresso della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, devo anzitutto fare una premessa. Esso si declina, sebbene con un’articolazione propria, alla luce del tema del IX Congresso dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi Un reale nel XXI secolo. Il tema del Congresso dell’AMP infatti, che è ormai alle porte mentre scrivo questa presentazione, offre a noi il punto perno a partire dal quale orientare  il lavoro congressuale della Scuola italiana: tale perno è costituito dal reale come filo conduttore della psicoanalisi nel XXI secolo. Lacan ci orienta esplicitamente in questa direzione, quando ci avverte in Radiofonia che nel mondo contemporaneo assistiamo all’ascesa allo zenit sociale  del godimento, lasciandoci intendere così che la psicoanalisi potrà giocarvi la sua partita se saprà trovare il modo di tenerne conto, e di sintonizzarsi con la soggettività dell’epoca. Per questa ragione, dopo avere scandagliato due anni fa a Buenos Aires il nuovo ordine simbolico del XXI secolo, non più incardinato sul primato universale del Nome-del-Padre, l’AMP ha orientato il suo prossimo Congresso di Parigi attorno al reale preso nella sua singolarità, perché per struttura esso non può darsi in modo universale in psicoanalisi, ma soltanto nella forma dell’’uno per uno’, della differenza irriducibile. 
In questa congiuntura precisa del dibattito della nostra comunità analitica internazionale cade la decisione sul tema del XII Congresso della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, che avrà luogo a Roma il 14 e 15 giugno 2014.  Il tema riguarda uno dei concetti fondamentali della psicoanalisi, il transfert, senza la cui funzione non può dirsi a rigore che si abbia a che fare, nell’incontro con la parola di chi si rivolge ad uno psicoanalista, con la pratica inventata da Freud. Sarà dunque per noi l’occasione, in quanto Scuola italiana, di fare il punto su questo tema cruciale su cui Lacan è tornato a più riprese lungo l’arco del proprio insegnamento e dei suoi testi scritti, ogni volta aggiungendo qualcosa di nuovo  nella sua ricerca. Sarà al contempo l’occasione per interrogarci attorno alla funzione del transfert analitico nel XXI secolo, cercando di mettere in atto, attorno al concetto di transfert quel lavoro di “aggiornamento” a cui Jacques-Alain Miller ci ha invitato nella sua Presentazione al IX Congresso dell’AMP. Aggiornamento nel quale i concetti cardinali e la pratica della psicoanalisi andranno ripensati alla luce della centralità che il reale assume nell’ultimo insegnamento di Lacan, e dei modi di manifestazione singolari in cui il reale si presenta nella clinica contemporanea. 
In questa prospettiva, se il tema del nostro Congresso ruota attorno al transfert, il titolo che abbiamo dato – Il transfert tra amore e godimento - lo inquadra in una articolazione complessa. Questa articolazione infatti, ci permette di ripensare lo statuto del transfert analitico, tenendo conto dell’indicazione di Freud, che vi vedeva una vera e propria forma di amore, da lui chiamata amore di transfert, mettendone in evidenza al contempo il carattere di ostacolo al trattamento, ma al contempo di risorsa essenziale per il suo sviluppo. Il transfert analitico come modalità dell’amore è infatti un punto di ancoraggio fondamentale per l’analista. Ciò a condizione di non confondere la dimensione immaginaria del transfert in cui egli viene investito nella sua persona inevitabilmente come oggetto di passione, con la dimensione simbolica di esso, che mette in relazione l’analizzante con la propria questione inconscia al di là della relazione speculare con la persona dell’analista. In questo senso, la teoria di Lacan del transfert come soggetto supposto sapere sposta l’asse fondamentale della dinamica del transfert sul sapere supposto relativo all’inconscio dell’analizzante, ben più radicalmente che sulla persona dello psicoanalista. Tale chiarificazione costituisce, come noto, uno dei contributi cardinali offerti da Lacan all’elucidazione della struttura del transfert analitico. Ed anche una della formalizzazioni, insieme allo stadio dello specchio ed all’inconscio strutturato come n linguaggio, per le quali il suo insegnamento è maggiormente conosciuto al di là dei confini della comunità analitica lacaniana. E tuttavia, la posta in gioco in questo Convegno consiste proprio nel provare a ripensare il transfert alla luce dell’orientamento al reale proprio dell’ultimo insegnamento di Lacan. In questa prospettiva, pensare il transfert nel suo rapporto con il godimento ci permette di indagarne una dimensione di funzionamento che mette in gioco la portata libidico-pulsionale interna al transfert, e ne mostra il motore al di là del senso a partire da cui esso si struttura per l’analizzante.
Scandagliare la funzione del reale nel transfert significa infatti gettare  luce nel suo lato oscuro, più silenzioso che parlante,  sotteso alla dinamica del transfert come specularità ideo-passionale, propria all’immaginario, e come domanda sul senso inconscio del proprio sintomo e del proprio essere in quanto parlante, propria al simbolico. 
Per un versante, il reale nel transfert trova modo di presentificarsi nel godimento del dire, ben al di là della verità e del senso veicolato in quanto si dice. Per quanto possa, per un lungo tratto dell’analisi, prendere la forma di un godimento nella ricerca del senso, nel godi-senso (jouis-sens), esso si mostrerà col tempo nella forma di un godimento puro della parola sganciato dal senso,  come può vedersi in modo più evidente, con la caduta del soggetto supposto sapere, nella fase terminale delle analisi. 
Esso può, però al contempo essere reperito nella dimensione più silente dell’esperienza analitica, laddove l’analista incarna per l’analizzante l’incontro con il reale che funziona come causa del desiderio dell’analizzante. Al contempo, per Lacan, egli è la presenza reale che si rinnova per l’analizzante ad ogni seduta, offrendo lo sfondo su cui il soggetto supposto sapere, perno dell’analisi, sorge, si sviluppa, e decade. E’ quanto Lacan stesso afferma nel Seminario VIII Il transfert, quando dice che “…è al posto in cui noi siamo supposti sapere che siamo chiamati a essere, e a non essere nient’altro che la presenza reale in quanto inconscia” (Lacan, Le transfert, p. 319).  Il reale nel transfert come incontro e come presenza corporale dell’analista nella seduta è dunque un’altra declinazione essenziale della questione.   Declinazione che fa obiezione alla pratica postmoderna delle sedute telematiche di psicoanalisi praticate in altri orientamenti, per i quali la presenza reale dell’analista è riducibile nell’essenziale alla sua immagine e alla sua parola trasmessi in uno schermo.
Più radicalmente, pensare il transfert a partire dal reale, tema a cui dedicheremo la prima sessione del Convegno,  è al contempo ripensare ad esso a partire dal desiderio dell’analista come fattore imprescindibile del transfert analitico. Come affermava Lacan nel Seminario XI, “il transfert non è una difesa dell’analista, ma il desiderio dell’analista” (Lacan, I quattro concetti fondamentali della psicoanalisi, p. 160). Come a dire che l’essenza del transfert analitico implica il desiderio dell’analista come fattore costituente del suo sviluppo. Non potremo non tenere conto allora, in questo aggiornamento sul tema del transfert, della nuova definizione del desiderio dell’analista che Jacques-Alain Miller ci ha offerto nella sua Presentazione al IX Congresso dell’AMP, dove ci invita a pensarlo e a farlo esistere in quanto analisti come desiderio di ridurre l’Altro del soggetto al suo reale, liberandolo dal senso. Ciò rende per noi più chiaro l’itinerario dell’analisi, come pratica che punta a farsi partner dell’inconscio transferale del soggetto, per puntare tuttavia all’inconscio reale dell’analizzante. 
Sotto questa prospettiva il XII Congresso della SLP interrogherà la questione del reale nel transfert in tutta la sua portata, ma facendo leva in particolare su due vertici di esperienza. Da un lato l’ambito della clinica contemporanea costituito dalle cosiddette nuove forme del sintomo, le quali si presentano nella pratica clinica come un ostacolo arduo da superare nel processo d’istallazione del transfert come soggetto supposto sapere. La seconda sessione del Convegno riguarderà precisamente il problema dell’istallazione del transfert nella clinica contemporanea, e cercherà di mettere in evidenza le difficoltà specifiche che l’analista incontra in questo campo di esperienza, dove il rifiuto del sapere inconscio si presenta in forma radicale, come una barriera di godimento che chiude lo spazio della domanda del soggetto, costituendo una vera e propria frontiera per la pratica freudiana. Come l’analista possa entrare in gioco con soggetti portatori di tali sintomi senza enigma ma permeati da un godimento senza perdita - l’anoressia o la tossicomania non ne sono che due delle manifestazioni paradigmatiche -, ed aprire lo spazio per un transfert analiticamente orientato? Questo sarà un tema chiave per questo Congresso. In altri termini, cercheremo di verificare se e che cosa hanno da insegnarci sul transfert, in particolare sulla funzione del reale nel transfert, questi soggetti così refrattari all’esperienza dell’inconscio. In ciò seguiremo l’indicazione di metodo di Freud di fare della pietra dello scandalo, di ciò che non si adatta alla prassi analitica classica con soggetti nevrotici, che arrivano già da noi con un sintomo che fa enigma per loro, una pietra di paragone. 
L’altro vertice di esperienza che cercheremo di interrogare nel nostro Convegno, come tradizione nei nostri appuntamenti congressuali del Campo Freudiano e dell’AMP, riguarderà invece la passe. Dedicheremo infatti due sessioni del nostro Congresso agli insegnamenti degli AE. A loro abbiamo chiesto di testimoniale la loro singolare  esperienza del transfert in analisi, e di aiutarci a cogliere la funzione del reale in gioco in analisi, durante la passe e dopo di essa. Questo ci permetterà di poter ascoltare, nelle loro testimonianze, lo snodarsi di singolari destini del transfert analitico, in soggetti che dopo l’analisi hanno posto, ciascuno a suo modo, dopo la caduta dell’analista in funzione di soggetto supposto sapere, la Scuola come orizzonte del proprio transfert di lavoro nella psicoanalisi.
Non poteva mancare infine, all’interno del nostro Convegno sul transfert, una sessione dedicata al transfert verso la psicoanalisi e in particolare sull’insegnamento di Lacan, che includesse personalità provenienti dal mondo dell’arte e del sapere. A questa sessione il compito di mettere a fuoco lo statuto di creazione costitutivo del transfert, il quale come Lacan c’insegna nel Seminario XI non è riducibile alla ripetizione del medesimo ma include nella sua struttura l’incontro con qualcosa di inedito ed imprevisto. Cercheremo quindi in questa sessione di apprendere da artisti e filosofi, in dialogo con analisti, qualcosa in più sul’atto di creazione, e su come l’incontro con Lacan abbia potuto favorirne in loro l’emergenza. Ne abbiamo comunque avuto fin da subito una prima testimonianza in atto  nella splendida affiche creata per noi dall’artista Caroline Peyron, affezionata frequentatrice dei nostri convegni, che ci ha restituito in tutta la sua incandescenza, nell’istante di un immagine, il transfert tra amore e godimento.
Un caro saluto e arrivederci a Roma!

Il Presidente della SLP
Domenico Cosenza