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giovedì 20 marzo 2014


Commento alla 2a. Giornata preparatoria al Convengo annuale della SLP

Siamo al lavoro in vista del Convegno della SLP, “Il transfert tra amore e godimento”. A Roma si è tenuta la seconda giornata preparatoria con l’intervento di membri e partecipanti della SLP e allievi dell’Istituto freudiano. La sala era piena, alcuni volti erano nuovi. I lavori clinici hanno mostrato la complessità della posizione dell’analista nella direzione della cura, quando la decifrazione del sintomo incontra  l’impossibile del godimento, o quando è proprio dietro al godimento impossibile che dobbiamo cercare come agganciare l’inconscio. I lavori teorici hanno dipanato le trasformazioni del transfert da Freud al primo Lacan, fino al Lacan della lettera e del nodo. 
Calati nelle problematiche del XXI secolo e della clinica che esso comporta, il lavoro di preparazione al Convegno non si svolge senza tenere fermo all’orizzonte il tema del prossimo Congresso della AMP che si terrà in aprile a Parigi: “Un reale nel XXI secolo”.
Il titolo del nostro Convegno è parabolico: sintetizzando in un certo senso la storia della psicoanalisi sul versante di un concetto fondamentale come il transfert, pone il transfert   stesso lungo una parabola tesa tra due: tra logica edipica, o fallica, e logica dell’al di là dell’Edipo, o femminile; tra uno speciale amore (la mano che si tende e la fiamma che brucia nel manifesto del Convegno di Caroline Peyron), dove l’amore dall’orrore di sapere vira al sapere,  e il reale del più-di-godimento, altrettanto speciale, quando l’amore per il sapere vira all’amore per il reale;  tra senso da decifrare, che ci aspettiamo dall’Altro, e ciò che non si può decifrare ed è fuori-senso, quando l’Altro rivela la sua inconsistenza; tra clinica del non-tutto, che non senza passare per la decifrazione significante tiene conto del non interpretabile, dell’inguaribile, e clinica a rovescio, radicalmente a rovescio, che fronteggia un reale nuovo per il quale si impongono e si richiedono soluzioni altro che inventive, sia sul fronte dell’analizzante sia sul fronte dell’analista con il suo atto, proprio a partire dal reale stesso come residuo sintomatico ineliminabile che fa la singolarità assoluta, la differenza assoluta dell’essere parlante. 
Grazie a Lacan e a Miller, come effetto della formazione dell’analista nel corso dell’esperienza di analisi, possiamo cogliere come l’”inconscio transferale” ceda il passo all’”inconscio reale” permettendoci di giocare alcune partite particolarmente difficili con il transfert dove, sempre più spesso, nell’epoca  in cui l’Altro è malato e non dà senso a un sapere nel reale ma il reale è senza legge, è solamente in un cammino a rovescio che si rende possibile agganciare qualcosa del soggetto e del suo desiderio nella prospettiva della costruzione di un sintomo che parli un po’, quando è possibile, o di un nuovo annodamento, il “sinthomo”, che faccia risuonare nell’invenzione l’“Un reale” di ciascuno come un filo rosso là dove la rete del simbolico cede o ha ceduto. 
Schegge sul transfert
Spunti in preparazione al XII Convegno della SLP per il blog della Segreteria di Roma

Chi lo desidera è invitato a inviare brevi testi da rivolgere a un pubblico esterno al Campo freudiano, dunque la terminologia lacaniana dovrà essere ridotta al minimo indispensabile; si tratterà di suggestioni, flash sul concetto di transfert, strumento essenziale e delicatissimo, nodo e snodo di ogni cura. Potranno fare riferimento all'attualità della psicoterapia, alla politica della clinica, alla letteratura, all'arte, alla poesia, al cinema, al teatro e potranno essere corredati di un'immagine illustrativa. Ovviamente non dovranno contenere materiale clinico. Tali testi verranno pubblicati sul blog Slp della segreteria di Roma e lanciati sul web tramite i link ai social network al fine di dare risonanza ai temi che il convegno nazionale intende affrontare (i testi non dovranno superare i 2000 segni spazi inclusi e dovranno essere inviati alla seguente mail:  HYPERLINK "mailto:ezio.defrancesco@tiscali.it" ezio.defrancesco@tiscali.it . Nell’oggetto il titolo: Schegge sul transfert).

Pronti a partire e buon lavoro e tante invenzioni uno per uno, una per una!
Céline Menghi